Tchaikovsky Oprichnik Teatro Lirico di Cagliari, January 2003 Director Graham Vick Lighting Wofgang Goebbel

Reviews (in Italian)

Graham Vick, intelligentissimo uomo di teatro, ha imaginato, con la complicità dello scenografo e costumista Yannis Thavors, uno spettacolo bello e monumentale. ... In una Russia su cui incombono le ombre di un potere tirannico, simboleggiato dalla sagoma proterva dell’aquila imperiale, che nell’ultima scena scende a ghermire il velo nuziale dell’infelice Natal’ja, i personnagi vivono le loro vicende sullo sfondo di scenografie inclinate, simboli religiosi ortodossi, prospettive claustrofobiche, e, quasi al proscenio, ecco la presenza di paludose pozzanghere che finiscono spesso con l’inzaccherarne i costumi; un mondo chiuso, soffocante, quasi in disfacimento che non lascia speranze né vie d’uscita. Un spettacolo di indiscutibile classe e pregnanza teatrale. (L’Opera Magazine)

... con un allestimento scenico di rapinosa visionarietà dovuto a Graham Vick, su bozzetti e figurini di Yannis Thavoris. ... La fantasia di Vick e Thavoris attinge risultati memorabili. Mescolato nello spettacolo il realistico e il simbolico, ricorre a pareti cretose, a piani sghembi che, intera facciata d' un palazzo principesco, mostrano la rovina di Andrei; gli Opricnik sono una sorta di ammasso di corpi tatuati, ricoperti di pelli di lupo, un ammasso in continuo movimento sempre solidale, a sottolinear la fratellanza d' armi; l' assente tiranno viene continuamente reso presente attraverso emblemi scenici e figure di prigionieri straziati, e si giunge al finale ove l' immenso rostro d' un' aquila bicipite cala lentamente a far suo il velo virginale di Natalia. (Corriere della Sera)

... avvalendosi della collaborazione di Yannis Thavoris per i bellissimi costumi e le scene dominate dall’omnipresenza simbolica di un’immensa aquila bicipite. (Il Mattino)

Il regista inglese, che si è inspirato anche il film Ivan il Terribile di Eisentejn, e lo scenografo e costumista Yannis Thavoris ... hanno creato uno spettacolo di grande impatto emotivo, caratterizzato da elementi simbolici ricorrenti, come i rapaci, simpboli del potere dello zar... dai fondali rugosi, fatti di crosti che si aprivano come ferite, da una pala d’altare transformata in pedana... (Giornale della Musica)

L’Opera magazine cover February 2003